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Cristina Kristal Rizzo

Pasodoble




Un progetto Kinkaleri Con Cristina Rizzo



“Un corpo nel tentativo di copiarsi e riprodurre se stesso, sdoppiato in un' immagine medesima. Non c'è calcolo o procedimento possibile che permetta di rimisurare in sequenza le proprie decisioni. Prima non è più adesso e adesso non è più prima. La contrazione di un istante che ormai è perso non appartiene più a nessun corpo. Non resta che accettarsi infedeli a se stessi e lanciarsi in un estenuante Passo a Due irripetibile.”

Descrizione: in una stanza vuota, una persona di fronte ad una videocamera su cavalletto esegue un'improvvisazione di circa 5 minuti con sottofondo scelto a caso dalle frequenze di una radio portatile. Successivamente collega la videocamera ad un monitor e in tempo reale ricostruisce la frase di movimento, imparandola a memoria. La durata è determinata dal tempo necessario per l'apprendimento.Il movimento improvvisato viene così trasformato in composizione coreografica. Allo spettatore è chiesto di abbandonare l’idea di ‘spettacolo come prodotto’ e di stare assieme all’artista dentro ad un’operazione, di condividerne il processo partecipando in modo emotivo ad uno studio di funzione, in cui la costante è una temporalità condivisa.Tempo stimato 3 ore.

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Pasodoble è un dispositivo che nasce all’interno di Kinkaleri nel 2004 come risposta ad un invito della galleria BASE progetti per l’arte di Firenze, che ospiterà il debutto della performance il 20 febbraio dello stesso anno. L’evento s’inscrive nella fase di ricerca che il collettivo porta avanti in quegli anni legata alla messa in discussione dei meccanismi rappresentativi teatrali e ad un’idea di presenza condivisa tra artista e pubblico. Tra il 2006 ed il 2007 la performance verrà poi presentata in contesti teatrali quali il Festival di Santarcangelo, Es.Terni Festival, RAUM Xing Bologna ed il RED Festival di Reggio Emilia.
Nel dicembre 2014 viene riproposta su invito della Galleria Biagiotti di Firenze in occasione del finissage della mostra disUmanesimi e nel 2015 al Festival Tropici a Roma.
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