Piattaforma della Danza Balinese
La Piattaforma della Danza Balinese è un progetto temporaneo dedicato alle pratiche e alle ricerche della coreografia contemporanea a cura di tre realtà artistiche italiane,
Le Supplici, MK, Cristina Rizzo, nato grazie alla collaborazione di Santarcangelo. Festival Internazionale del Teatro in Piazza.
Questa piattaforma nasce dalla potenza di una domanda che mette in crisi l'appartenenza al qui e ora, e da un desiderio ardente che si lancia verso un altrove.
La domanda chiede: il mio lavoro appartiene a questo luogo?
La risposta è sì: il mio lavoro dialoga con queste montagne.
La risposta è no: questo luogo è solo un posto da attraversare, perché la meta è sempre dove non sono stato.
Più che un’immagine esotica o l’evocazione di un altro mondo, Balinese è lo sguardo estemporaneo di un ensemble di artisti che si voltano simultaneamente nella stessa direzione. Magari per scattarsi una foto insieme, o per produrre un’improbabile collezione di francobolli, temporeggiare sul presente e ogni giorno inaugurare qualcosa.
Come un evento climatico non previsto, si inserisce e condiziona la normale durata e programmazione di un Festival, con una concentrazione di oggetti coreografici ed un susseguirsi di attività parallele, che avvengono subito prima o subito dopo il corso naturale degli eventi. Si posa su qualcosa d'esistente per disperdere, ricondensare, banalizzare, impreziosire, frantumare, confondere, chiarire, ribadire, replicare, volatilizzare, abbandonare i discorsi.
Piattaforma della Danza Balinese è un tentativo di protocollo astruso e stupefacente, che vuole assorbire senza perimetrarla ogni forma che possa produrre lo spazio per il suo cominciamento. E’ un continuo taglio del nastro per un Consolato che non c’è.
Ma, soprattutto, è una modalità di fare progetto che valuta costantemente economie reali e risorse immaginifiche, come immediato materiale di scambio tra gli artisti in primo luogo, e tra gli artisti ed un Festival poi, allo scopo di intrattenersi geopoliticamente dentro il salotto della realtà.