Bio
Dancemaker, Cristina Kristal Rizzo è attiva sulla scena della danza contemporanea italiana a partire dai primi anni 90. Basata a Firenze, si è formata a New York alla Martha Graham School of Contemporary Dance, ha frequentato gli studi di Merce Cunningham e Trisha Brown. Rientrata in Italia ha collaborato con diverse realtà artistiche tra cui il Teatro Valdoca, Roberto Castello, Stoa/Claudia Castellucci, Mk, Virgilio Sieni Danza, Santasangre. E’ tra i fondatori di Kinkaleri, compagnia con la quale ha collaborato attivamente attraversando la scena coreografica contemporanea internazionale ricevendo numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Lo Straniero e il Premio Ubu.
Dal 2008 ha intrapreso un percorso autonomo di produzione e sperimentazione coreografica indirizzando la propria ricerca verso una riflessione teorica dal forte impatto dinamico. Il primo progetto a firma autoriale è DANCE N°3 (co-prodotto dal Roma Europa Festival e da Aperto Festival) che l’ha vista interprete di una partitura coreografica ideata attraverso scambi di scrittura corporea tra i coreografi Eszter Salamon, Michele Di Stefano e Matteo Levaggi.
Concentrandosi in questa prima fase sulla necessità di rigenerare l’atto di creazione stesso, tra il 2010 ed il 2011 produce diversi oggetti coreografici a metà strada tra i linguaggi della performance, della danza e delle arti visive. Di questo periodo sono: AHAH; WAUDEVILLE (prodotto da Xing per F.I.S.Co. 2010); le performance lectures EX/PORNO; il solo VOICE OVER co-realizzato con la coreografa Ezster Salamon; il duetto MICRO DANZE CON UN CANE ADDESTRATO; la partecipazione come ospite al progetto CRITICAL CAB e INSTRUCTION SERIES III / Orang Orang (prodotto dal Roma Europa Festival 2011).
La successiva produzione è indirizzata ad una ricerca coreografica tesa ad aprire riflessioni sul tempo presente attraverso un’idea di opera come estrema ricomposizione. Nel 2012 debutta INVISIBLE PIECE, solo che parte dalla riconsiderazione di un pezzo di storia della danza (La morte del cigno nella famosa prima versione danzata dalla Pavlova ) attualizzato in modo critico e complementare. Nel 2013 debutta LA SAGRA DELLA PRIMAVERA PAURA E DELIRIO A LAS VEGAS, interpretazione in solo della Sagra di Stravinskji, che propone uno spiazzamento tra il visivo ed il sonoro. Nel 2014 il nuovo lavoro BoleroEffect, che debutta alla Biennale Danza di Venezia, si inscrive in questo percorso come ultima tappa d’indagine di istanze espressive legate direttamente alla storia della danza.
Dal 2012 è inoltre impegnata in diversi progetti collaterali: sviluppa con la studiosa Lucia Amara il progetto di ricerca Loveeee (in collaborazione con Xing) con una serie di performances/lectures sul tema della ‘grazia’; è coreografa ospite alla Biennale Danza di Venezia nella sezione Atleta Donna; è interprete di una produzione del coreografo marocchino Taoufiq Izeddiou per Août En Danse a Marsiglia; è coreografa ospite del progetto itinerante Miniatures Officinae per Marseille Capitale Européenne de la Culture; crea una nuova coreografia per Aterballetto dal titolo TEMPESTA / THE SPIRITS e per il Maggio Musicale Fiorentino firma le coreografie per ORFEO E EURIDICE su musiche di Gluck e con la regia di Denis Krief al Teatro della Pergola di Firenze. Nel 2015 realizza per il Festival Bolzano Danza e il Museo di Arte Contemporanea Museion di Bolzano, l’evnto performativo multimediale TECHNO CASA PLUS in collaborazione con l’artista visivo Riccardo Benassi. E’ inoltre ideatrice del progetto speciale LA PIATTAFORMA DELLA DANZA BALINESE per il Festival Santarcangelo 14 e 15.
Attualmente una delle principali realtà coreografiche italiane è ospitata nei più importanti festival della nuova scena internazionale. Alla circuitazione degli spettacoli si affianca una intensa attività di conferenze, laboratori e proposte sperimentali. Il suo lavoro è sostenuto da TIR Danza e MiC (Ministero della Cultura).
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