Bolerò
Concept e Coreografia
Cristina Rizzo
con danzatori/danzatrici tra i
9 e i 12 anni
Musica
Bolero di M. Ravel Nell’esecuzione dei Berliner Philharmoniker Diretti da Pierre Boulez
Produzione
CAB 008
Con il sostegno di
Regione Toscana e MiBACT
Coproduzione
Biennale Danza di Venezia
ANNO
2014
DURATA
20 min.
Bolerò, pensato appositamente per la Biennale Danza, vede coinvolto un gruppo di giovanissimi interpreti che si confrontano con una scrittura coreografica contemporanea composta sulla musicale originale. Qui si tratta d’immaginare la trasmissione di pratiche molto specifiche per corpi che si preparano ad una trasformazione, immaginare l’attivazione di un lume interno, qualcosa di simile ad un fuoco luminoso capace di spostare il paradigma dal dominio alla disposizione.
Il progetto parte dal desiderio di creare un vero e proprio repertorio coreografico per giovani interpreti. La coreografia è strutturata per soli, duetti, terzetti che si scompongono e ricompongono in base alle caratteristiche del gruppo di interpreti. Sarà necessario selezionare 7 giovani tra i 9 e 12 anni provenienti da scuole di danza di buon livello e lavorare 3 o 4 ore al giorno per 15 giorni.
Occupano lo spazio con levità nella grande sala delle colonne di Ca’ Giustinian. Sulle note del Bolero di Ravel si slanciano a due a due, a tre, soli a scoprire lo spazio, a giravoltare, a creare immagini con leggerezza e farle svanire, proiettati e risucchiati dalla forza magnetica di una porta. Sei bambine e un bambino. Compunti, qualcuno con un indecifrabile sorriso (compiacimento? scherzo? gioco? impegno?). Bolerò di Cristina Kristal Rizzo è la prima istantanea che cogliamo dalla Biennale Danza di Venezia diretta da Virgilio Sieni.
Massimo Marino – La città risvegliata - DOPPIO ZERO – Giugno 2014
Intervista radiofonica su Bolerò →